Una musica senza tempo
Il brando

Il brando, chiamato anche “sbrando” in alcune zone del Roero, è una musica contagiosa che trasmette allegria e voglia di muoversi e di ballare, sprigionando ottimismo nella vita e voglia di far festa (diffuso è infatti il motto “soma ‘n brando”).

Marco ed Enrico al Cantè J'Euv 2006.


Il brando nasce nel tardo medioevo come musica e danza di corte; da una ricerca di Antonio Adriano sappiamo che il brando era diffuso un tempo anche in Francia (branle) ed in Inghilterra (brawl o round) ed è documentato come ronda variata già nel Cinquecento.

Uno del Capitoli appartenenti al Magnifico e Sig. Abbà di Bozzolasco del 18 Aprile 1592, ordina che "nel ballo non (si) potranno far più di tre danze senza licenza, oltre il brando" (G.B. Pio, Cronistoria dei comuni dell'antico mandamento di Bossolasco con cenni sulle Langhe, Cuneo 1975, p.96).

Il brando ringiovanisce....


Il brando è inoltre nominato tra i balli che vennero eseguiti in piazza a Torino nel 1643 per i festeggiamenti di compleanno della reggente Maria Cristina.

Non conosciamo l’evoluzione storica del brando nei secoli successivi: di certo mutuato dal popolino e ricondotto ad una fruizione diretta e funzionale alle feste popolari, ha subìto modificazioni, influenze, “gheddo”(soul) delle varie epoche via via attraversate.

Possiamo ipotizzare che se i due secoli tra il ‘600 e l’800 hanno visto modifiche contenute nel modo di suonare e danzare il brando, discorso diverso si deve fare per il secolo tra l’800 e il ‘900. Qui possiamo collocare per il brando ma anche per le monferrine in genere, la borea, la sarabanda, la corenta, la giga, il corenton e il bal do rigodon, il periodo di massimo fulgore.

Ballo del brando al Cantè J'Euv 2001 a Guarene (Cn).


È purtroppo alla fine dell’800, forse per un malinteso senso di modernismo, che avviene una inspiegabile rimozione di questo genere tradizionale in favore delle nuove tendenze musicali del centro Europa. Fortunatamente la tradizione largamente diffusa delle badìe giovanili prima, e dei coscritti in seguito, hanno portato il brando fino a noi, permettendo la localizzazione storica e riconosciuta di questa musica e danza proprio nel Roero e nell’Astigiano più prossimo.

Coscritti anni '50 ballano il brando.

 


4 Aprile 2009
POCAPAGLIA (Cn)

La festa finale del
Canté J'Euv Roero 2009
Canalensis Brando al completo per il grande appuntamento quaresimale del Canté J'Euv. Una intensa notte di musica, balli, falò, luna piena, brindisi e cori conviviali.
Ingresso libero.





2003
MUSICHE E CANTI ETNICO-POPOLARI DEL ROERO
Il primo cd inciso dai Canalensis Brando, dedicato in modo particolare ai giovani roerini e monferrini: è la riscoperta annunciata di una musica senza tempo che ha attraversato i secoli della nostra storia e accompagnato coscritti, matrimoni e feste popolari.

2006
LA FIERA DI SAN MARTINO
Colonna sonora originale per lo spettacolo teatrale dialettale "La Fiera di San Martino", di Oscar Barile, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Monchiero.

 
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