LABORATORIO PERMANENTE
DI CULTURA POPOLARE
"Sàuta Bilàuta"
Un progetto dell'Ecomuseo
delle Rocche del Roero |
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Si tratta dell'appassionante percorso
di valorizzazione dei beni immateriali della nostra comunità
patrocinato dall'Ecomuseo delle Rocche del Roero che coinvolge
i Canalensis Brando in sinergia con Associazione Place du
Marchè e Museo d'Arti e Mestieri di Cisterna.
I promotori del Laboratorio:
- Canalensis Brando: musica e danza tradizionale
piemontese.
- Museo d'Arti e Mestieri d'un tempo ospitato
nel Castello medievale di Cisterna d'Asti.
- Place du Marchè: teatro di figura
con burattini, animazione teatrale, ludica e musicale.
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Cantamaggio 2006. |
L'anima del progetto
Come Associazioni e realtà che in questi anni hanno
lavorato in modo concreto sul fronte della ricerca e della
didattica nel campo della cultura popolare del Roero, abbiamo
maturato una consapevolezza condivisa: il fatto che nelle
comunità in cui operiamo sia in atto una positiva rivalutazione
della memoria storica e dell’identità locale.
Segnali positivi come questo possono celare rischi di generalizzazione
e approssimazione culturale: da qui l’idea del “Laboratorio
permanente di cultura popolare Sauta Bilauta”, per
riappropriarsi della memoria storica della nostra
identità etnica, riaffermarla per ricomporre il filo
rosso reciso con la tradizione dei nostri antenati, e soprattutto
rifunzionalizzarla all’interno della società
in cui viviamo, con i nuovi apporti che si renderanno
necessari per armonizzarla secondo le esigenze del presente.
L'idea in concreto
Si tratta di costituire – ma nel nostro caso, implementare
- un ARCHIVIO multimediale di
documentazione a tutto campo sull’identità
culturale locale, non solo come corretta base scientifica
da cui chiunque possa partire per intraprendere attività
di ricerca o studio, ma come motore propulsore di contenuti
per gli eventi culturali di un territorio.
La sfida è infatti rendere vivi ed appetibili scaffali
e carte dell’Archivio, divulgarne i contenuti non solo
a chi la storia e la memoria la conosce già, ma favorire
un processo di riappropriazione delle proprie radici da parte
di chi abita e vive il territorio, attraverso AZIONI
ED EVENTI che coinvolgano scuola e cittadinanza.
Il Comitato scientifico
Il Comitato scientifico è composto dagli esperti e
cultori delle tradizioni locali e valuta tutte le ipotesi
progettuali del gruppo di lavoro fornendo le corrette linee
di indirizzo ai progetti e garantendone la scientificità
dei contenuti.
Supervisore del Laboratorio:
Piercarlo Grimaldi, Università del
Piemonte Orientale.
Membri del Comitato Scientifico:
• Luciano Bertello, presidente dell’Enoteca
Regionale del Roero e studioso di storia locale.
• Ettore Contino, insegnante e studioso di
cultura popolare.
• Beppe Giacone, dirigente scolastico e studioso
di cultura popolare.
• Baldassarre Molino, esperto di storia locale.
• Maria Luisa Rivetti, dirigente scolastica,
esperta nel repertorio della fiaba popolare.
• Silvana Volpe, ricercatrice ed esponente
del Gruppo Spontaneo di Magliano Alfieri.
• Silvano Valsania, presidente dell’Ecomuseo
delle Rocche del Roero e ricercatore.
• Bartolomeo Vaudano, fondatore e presidente
del Museo Arti e Mestieri di un tempo.
• Tiziana Mo, referente "Didattica"
dell’Ecomuseo e della Rete Museale Roero-Monferrato.
L'Archivio
Ha la sua sede presso i locali del "Museo D’arti
e Mestieri di un tempo" nel Castello di Cisterna d’Asti, che garantisce un’apertura al pubblico giornaliera.
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Castello di Cisterna
(At): sede dell'Archivio del Laboratorio. |
La sua attività si svolge in
più direzioni:
- Fornire un censimento dei lavori di ricerca etnografica messi in opera sui 23 Comuni del
Roero e dintorni, dal passato fino ai giorni nostri.
- Digitalizzare, ordinare ed archiviare su supporto informatico il patrimonio di
testimonianze orali già raccolte dagli anni ’70
nel Roero.
- Raccogliere nuove testimonianze con tecniche di registrazione
digitale, seguendo il filo
conduttore di specifiche tematiche.
- Raccogliere materiale fotografico d’epoca sul Roero,
coinvolgendo studi fotografici e singoli privati.
- Realizzare una rete territoriale tra
soggetti culturali che operano su temi comuni, per ovviare
al problema della diffusa disinformazione territoriale, mediante
un foglio di informazione e una newsletter sulle attività
del Laboratorio e sugli eventi culturali nel Roero.
- Schedare l’intero corpo di materiali dell’Archivio
secondo la catalogazione BDI. Le schede confluiranno in un
database consultabile in modo “fisico” presso
la sede dell’Archivio e in modo virtuale da un apposito
sito web. I documenti audio e video sono visionabili presso
l’archivio da chiunque ne faccia richiesta, con possibilità
di riproduzione su autorizzazione.
Azioni sul territorio
La sfida è dunque rifunzionalizzare
i momenti festivi più significativi del calendario
rituale contadino che scandiva le stagioni nelle nostre colline,
come espressione di un’identità etnica che favorisce
momenti di aggregazione e scambio generazionale nella nostra
comunità.
Le azioni sul territorio prevedono:
LABORATORI DIDATTICI rivolti alle scuole
Per l'anno scolastico 2007/2008 sono stati attivati tre laboratori
tematici proposti a tutti gli Istituti scolastici dei Comuni
sul territorio ecomuseale: Pocapaglia, Sommariva Perno, Baldissero
d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Santo Stefano
Roero, Montà, Cisterna d’Asti.
a) LABORATORIO DEI GIOCHI DI STRADA: affidato alla Compagnia
Place du Marchè.
L’intervento prevede alcune brevi animazioni teatrali
in cui due attori nelle vesti di cantastorie ambulanti coinvolgono
i bambini in un viaggio nel passato dove i giochi antichi,
gli aneddoti, le filastrocche, le testimonianze del territorio
prendono vita in uno scenario di fiaba.
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L'attività
dei Place du Marchè. |
b) LABORATORIO DI DANZE TRADIZIONALI. Affidato
al gruppo di musica e danza Canalensis Brando. Laboratori realizzati sotto forma di stage durante i quali
ballerini in costume tradizionale insegnano i balli di un
tempo, dalle monferrine in coppia al brando dei coscritti
in cerchio: danze semplici ed immediate che favoriscono l’affiatamento
di gruppo, il miglioramento delle capacità di coordinamento
motorio, lo sviluppo di competenze ritmiche e musicali e l’avvicinamento
ad un patrimonio musicale spesso percepito come “non
familiare”.
c) LABORATORIO DI RIPROPOSTA DELLE FESTE
POPOLARI. Affidato al gruppo di musica e danza Canalensis
Brando.
Contestualmente al periodo dell’anno è stato
proposto alle scolaresche l’allestimento di una festa
del calendario contadino (a Febbraio i Magnin, a Marzo il
Cantè J’Euv e a Maggio il Cantè Magg).
Per rendere i bambini non soltanto spettatori ma attori in
prima persona del modo di vivere la festa, ad una parte didattica
segue un momento puramente ludico in cui attraverso la fedele
riproposta del rito, (scelta del luogo, canzone e musica,
abbigliamento) ci si può immedesimare e capire i significati
culturali che stanno dietro alla finzione. L’idea è
infatti quella di coinvolgere anche il mondo della scuola
negli eventi del territorio come il Cantè J’Euv
Roero 2008 e il Piantè Magg 2008.
ANIMAZIONE TERRITORIALE PERMANENTE
rivolta alla cittadinanza
Nel primo anno l’attività del Laboratorio si
è incentrata sullo studio e sulla riproposta di due
feste contadine tradizionali:
Piantè Magg
realizzato il 1 Maggio 2007 a San Rocco di Montaldo Roero
(Cn).
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L'invito del Piantè
Magg 2007. |
San Rocco di Montaldo Roero ha mantenuto fino ai giorni nostri
l’arcaica tradizione di piantare il “palo del
Maggio” come simbolo di fertilità e propiziazione
di una buona annata agricola. Il tronco della “pess-ra”
rubato nei boschi viene pelato dei rami e lasciato con la
cima verde addobbata di nastri, fiori e il fantoccio di un
cane, simbolo del patrono San Rocco che vigila sulla borgata.
Innalzato dagli uomini del paese nella piazza principale ogni
primo Maggio al suono delle campane che fanno “gran
baudetta”, qui il tronco rimane a protezione e beneficio
della borgata fino al 16 Agosto, quando per i festeggiamenti
del Santo patrono viene messo simbolicamente all’asta
tra gli abitanti del paese. L’”incanto”
permetteva e permette tutt’oggi di raccogliere offerte
per la collettività, e il vincitore dell’asta
avrà il diritto di far abbattere il tronco del Maggio
per rifunzionalizzarlo come trave portante per le volte della
propria abitazione.
A questo rito di origine pre-cristiana si affiancava un tempo
in tutto il Roero la questua femminile del Cantè Magg,
quando gruppi di ragazzine portavano in processione l’”
erburin” intonando strofe benaugurali nelle aie delle
cascine fuori del paese in cambio di doni.
Gelindo
La divota comedia natalizia della tradizione piemontese.
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L'invito della
Favola di Gelindo. |
Il Gelindo, dramma sacro popolare allestito
un tempo nei teatri locali, negli oratori e nelle stalle contadine,
è tornato alla ribalta da alcuni anni in molte aree
del Piemonte: anche il Roero ha recuperato una sua peculiare
versione della “divota comedia”, portando in scena
la natività di Cristo vissuta dal pastore Gelindo e
dalla sua famiglia. Il Gelindo è il pastore che per
primo accorre in visita alla capanna di Betlemme dove è
nato il Bambin Gesù portando doni e prima assistenza,
ed è raffigurato nell’iconografia presepistica
e nella memoria popolare come la statuina del pastore con
l’agnello sulle spalle e l’inseparabile piva.
Il Gelindo del Roero, affidato all'abile penna del piemontesista
Corrado Quadro, è un bonario ed onesto contadino che
si muove anacronisticamente tra le colline delle nostre campagne
e i luoghi sacri del racconto evangelico ufficiale, mescolando
le vicende del quotidiano al mistero della nascita del Redentore.
Intorno all'atteso evento, la nascita del Bambin Gesù,
Gelindo si attarda con la sua famiglia e il vecchio garzone,
a commentare i fatti noti (il censimento, la stella cometa,
i re Magi) e quelli più attuali di oggi con la saggezza
popolare e la sagacia tipica del particolar delle nostre colline.
Una favola sempre attuale che torna a deliziarci per il Natale
in un copione di notevole valore letterario: il sacro condito
da un pizzico di profano e gustose finezze vernacole della
parlata roerina. Lo spettacolo teatrale "La Favola di
Gelindo", con le musiche dal vivo dei Canalensis Brando
adattate agli strumenti pastorali come pive e zampogne, è
andato in scena la notte del 24 Dicembre 2007 a Montà
(Cn), ed in replica il 28 Dicembre a Cortemilia (Cn), il 29
Dicembre a Poirino (To).
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4 Aprile 2009
POCAPAGLIA
(Cn)
La festa finale del
Canté J'Euv Roero 2009
Canalensis Brando al completo per il grande appuntamento quaresimale del Canté J'Euv. Una intensa notte di musica, balli, falò, luna piena, brindisi e cori conviviali.
Ingresso libero.
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2003
MUSICHE E CANTI ETNICO-POPOLARI DEL ROERO
Il primo cd inciso dai Canalensis Brando, dedicato in modo particolare ai giovani roerini e monferrini: è la riscoperta annunciata di una musica senza tempo che ha attraversato i secoli della nostra storia e accompagnato coscritti, matrimoni e feste popolari.
2006
LA FIERA DI SAN MARTINO
Colonna sonora originale per lo spettacolo teatrale dialettale "La Fiera di San Martino", di Oscar Barile, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Monchiero.
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